Il burro non fa male: ecco la rivelazione shock

burro-non-fa-maleDemonizzato da decenni, accusato di provocare scompensi e malattie, evitato con attenzione e timore, il burro riprende il suo ruolo di alimento utile al pari di tanti altri.

Non più un nemico da evitare a prescindere, ma piuttosto un alimento da prendere in dovuta considerazione perché capace di apportare benefici, se utilizzato con oculatezza. A rimettere in gioco questo prodotto utilizzato da millenni è stato il cardiologo Aseem Malhotra con un articolo sul British Medical Journal.

Il luminare sostiene che il burro, ma anche i formaggi in generale ed i grassi saturi che essi contengono, non sono gli unici e principali responsabili della malattie cardiache e cardiovascolari.
L’allarme cominciò negli anni ’70, quando sembrava che ci fosse una relazione tra la quantità dei grassi saturi inseriti nella dieta e i livelli eccessivi di colesterolo, con conseguenti problemi cardiaci. Da qui la messa al bando dei prodotti contenenti grassi saturi, primo tra tutti il burro, poi formaggi e carne.

Studi più recenti, al contrario, evidenziano come l’esclusione di questi grassi faccia aumentare la resistenza all’insulina, con relativo rischio di diabete, mentre una giusta assunzione di vitamina A e D, contenute nel latte, produce un effetto anti ipertensione.

Zucchero e sale

Molto più dannosi del burro sono gli additivi, i conservanti e il sale che vengono aggiunti agli alimenti. Secondo le affermazioni di Malhotra, non può essere imputata al solo colesterolo la responsabilità di malattie come ictus ed infarti.

L’eccesso di zuccheri, che gradualmente porta all’aumento della glicemia, all’obesità ed a scompensi metabolici, rappresenta un pericolo per il cuore.

La prova, o comunque un dato interessante da tenere in considerazione, è il fatto che i due terzi dei pazienti che subiscono un infarto acuto hanno valori di colesterolo nella norma, ma presentano una sindrome metabolica dovuta ad una dieta ricca di zuccheri.

Alla luce di queste informazioni, bisogna rivedere l’abitudine di bandire il burro dalla tavola, sostituendolo con surrogati come la margarina.
Il buon senso viene appoggiato dalle dichiarazione del cardiologo Malhotra e il burro, come tutti gli alimenti genuini, utilizzato con criterio e in quantità limitate, può essere un buon amico che apporta benefici alla dieta e piacere al palato.

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