A tavola con lo smartphone: come sono cambiate le abitudini

fonte immagine: http://www.nonsprecare.it/

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La rivoluzione che negli ultimi anni ha investito il mondo delle telecomunicazioni ha avuto dei risvolti del tutto inattesi.

Fino a poco tempo fa, il telefono cellulare era appannaggio di manager ed impegnati uomini d’affari. Poco alla volta invece è entrato nella vita di ognuno di noi, specie attraverso la sua evoluzione nello smartphone. Lo smartphone è un telefono che consente di navigare in internet, e quindi di svolgere molte più funzioni che il semplice inviare o ricevere telefonate. Con lo smartphone si possono scattare foto, inviare messaggi, condividere contenuti sui social network o sul proprio blog.

Qui nasce il problema: accade infatti che si possa diventare dipendenti dallo smartphone, tanto da non sapersene separare in nessuna occasione, nemmeno a tavola. Finché si cena o pranza da soli, può anche andar bene, ma quando si è in compagnia di amici, il galateo deve intervenire.

A chi non è capitato di essere a cena in un ristorante e di vedere tutte le persone ai tavoli accanto più occupate a chattare o fare foto che a parlare con i propri commensali? Purtroppo, l’istinto di scattare un’istantanea al proprio piatto per poi subito pubblicarlo su Facebook è talmente forte da far dimenticare le buone maniere. ma è necessario fare un passo indietro.

Se si è a tavola con altre persone, e si sta parlando, il telefono deve essere lasciato da parte. Niente è più irritante che capire che la persona con cui si sta conversando è più interessata a quello che sta leggendo sul suo smartphone che alle nostre parole.

Inoltre, sarebbe bene anche resistere alla tentazione di scattare fotografie per condividerle sui social. Meglio godersi la serata reale, che continuare a vivere nel mondo virtuale.

La suoneria del telefonino deve essere assolutamente esclusa; meglio ancora sarebbe spegnerlo del tutto. Chi pubblica ad ogni pranzo o ad ogni cena la foto di quello che sta mangiando, accompagnandolo magari con un hashtag, dovrebbe imparare a limitarsi. Non tutti sono davvero interessati a sapere che cosa ingerirà quel giorno.