Birra artigianale: tutti i miti da sfatare

La birra artigianale

L’apprezzamento nei confronti della birra artigianale – genericamente intesa – è in continua ascesa da qualche anno a questa parte e sempre più locali propongono ai loro clienti ampie selezioni di birre artigianali, fra weisse, trappiste, Ipa, Pils e altre ancora.

Orientarsi nella scelta non è semplice, anche perché le idee sulla birra artigianale non sono molto chiare, se non fra gli appassionati duri e puri e ci sono diversi i miti da sfatare circa la birra artigianale, luoghi comuni che resistono al di là delle smentite anche scientifiche.

Tasso alcolico e gusto

In tanti sono convinti che la qualità della birra dipenda dal suo tasso alcolico: più è elevato, più la birra risulta buona. Niente di più sbagliato. Il sapore di una birra è dato dagli aromi in essa presenti, non certo dalla gradazione alcolica e ne sono una dimostrazione le birre belghe acide o quelle tedesche, comprese in genere fra 4 e 6 gradi, che di certo non sono da meno, in quanto a bontà, delle Imperial Ipa (“Indian Pale Ale”) che raggiungono i 9 gradi o delle Imperial Stout, che in alcuni casi superano i 10 gradi. Poi, naturalmente, dipende sempre dai gusti personali: c’è chi preferisce le birre ad elevata gradazione alcolica e chi invece punta su birre dal tasso alcolico più contenuto.

In bottiglia è più buona?

La birra in bottiglie di vetro, soprattutto se artigianale, è più buona rispetto a quella in lattina: falso.

Anzi, la lattina è in grado di proteggere la birra in maniera più efficace e non solo durante il trasporto. L’alluminio, infatti, garantisce protezione dai raggi ultravioletti (che non fanno “bene” all’alcol) e dall’ossigeno, che porta la birra all’ossidazione. A livello estetico il vetro è più indicato, ma se si vuole conservare meglio la birra, allora è necessario rivalutare la bistrattata lattina.

L’acidità della birra dipende dai lieviti

A rendere una birra acida sono i lieviti, secondo il parere di molti; non è del tutto esatto, anche se è vero che il lievito tende a ridurre gli zuccheri presenti nella birra rendendola così non solo più acida, ma anche più secca.

L’acidità, però, non dipende esclusivamente dal lievito, ma anche dai batteri lattici e da altri micro-organismi presenti durante la fermentazione. Decisivo, più della presenza, è il momento in cui lievito e birra entrano in contatto: nelle fasi iniziali della prima fermentazione, infatti, il lievito non rende la birra acida, ma si limita solamente ad aggiungere una tonalità di asprezza al suo sapore. In definitiva, i lieviti incidono solo in parte sull’acidità della birra.