Tradizione in cucina: i cavatelli alla pugliese

I cavatelli rappresentano una pasta fatta in casa nata nella zona dell’Irpinia e, nel corso degli anni, “acquisita” dalla cucina pugliese e salentina, all’interno della quale i cavatelli sono noti anche come “capunti”.

Nella tradizione gastronomica della Puglia la pasta fatta in casa ha sempre rivestito un ruolo cruciale. In modo particolare è stata la pasta di semola di grano duro, lavorata da mani esperte aggiungendo la quantità perfetta di acqua, a portare alla nascita, oltre che dei cavatelli, delle orecchiette.

Ancora oggi, in Puglia sono diverse le donne che lavorano a mano l’impasto, conferendo la forma incavata tipica dei cavatelli. I gesti necessari sono stati tramandati di generazione in generazione.

La forma ricorda quella degli gnocchetti, ma più allungata e con un’incavatura presente all’interno. Come le orecchiette fanno parte delle paste “strascinate”. Per il condimento è possibile scegliere tra moltissimi sughi, dai più semplici ai più fantasiosi. Questa pasta risulta ottima, ad esempio, con bottarga e pomodorini, ma anche con dei ragù di carne, con le cime di rapa e con i funghi. È possibile mantecare i cavatelli anche con della ricotta e del pecorino.

Anche abbinando tale pasta ad un semplice sugo al pomodoro si potrà portare in tavola un primo piatto eccellente. Aggiungendo delle olive nere al sugo stesso sarà possibile godere dei profumi e dei sapori tipici della regione pugliese.

 

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

500 grammi di semola di grano duro

230 ml di acqua

Per il sugo:

250 g di pomodori pelati

olive nere q.b.

olio extravergine di oliva q.b.

pecorino q.b.

1 spicchio d’aglio

Iniziare la preparazione creando la classica fontana con la farina di semola e incorporando acqua bollente.

Dopo aver ottenuto una massa piuttosto liscia e omogenea dare a quest’ultima la forma di una palla e coprirla con un canovaccio fino al momento nel quale si procederà alla realizzazione dei cavatelli.

Ricordarsi di fare pressione con il pollice per staccare l’impasto, cercando di accentuare l’incavo. Disporre i cavatelli sulla spianatoia (leggermente spolverizzata con della semola) oppure, in alternativa, usare un vassoio. In entrambi i casi coprirli con un canovaccio.

A questo punto passare alla preparazione del sugo. Prendere una padella e scaldarvi al suo interno un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungendo uno spicchio d’aglio e le olive nere.

Unire anche i pomodori pelati dopo averli frullati. Spolverizzare del pepe e salare, quindi lasciare cuocere per una trentina di minuti a fuoco moderato, coprendo la padella con un coperchio e mescolando di tanto in tanto per amalgamare i diversi sapori.

Nel frattempo versare del sale grosso nella pentola contenente l’acqua bollente e lessare i cavatelli.

Quando saranno al dente scolarli e saltarli per pochi istanti all’interno della padella contenente il sugo.

Completare grattugiando del pecorino e aggiungere un filo d’olio extravergine di oliva a crudo. Servire la pasta in tavola ancora calda. Chi ama il peperoncino può ottenere un sugo ancora più saporito e gustoso aggiungendone un pizzico in padella assieme al pomodoro.