Raccontando la forchetta: un attrezzo tutto italiano

Oggi la utilizziamo come se nulla fosse, e se mancasse sulle nostre tavole ci sentiremmo a dir poco smarriti. È un elemento fondamentale del galateo e ve ne sono di diversi tipi, per i primi, per il dolce e non solo.

Di cosa stiamo parlando? Ma della forchetta, naturalmente, quest’invenzione tutta italiana che ha rivoluzionato il mondo della tavola, il galateo e il modo di stare assieme quando si mangia.

Un tempo, e non è necessario andare troppo indietro nella tavola cronologica, si mangiava solo con le dita -nobili o poveri, non c’era differenza- e sembra inutile rimarcare quanto scomodo, poco igienico e anche poco pulito fosse questo metodo.

Tuttavia, nella meravigliosa famiglia delle posate, non è certo la forchetta il primo arrivato. Rozzi e rudimentali antenati dei coltelli e dei cucchiai hanno ornato le tavole a partire dai sontuosi banchetti dei romani, ma rimasero sconosciute per secoli alla gleba.

Per la forchetta si dovette aspettare un po’ di tempo in più: è il 1500 quando la figlia dell’imperatore Cristiano IX suscita un enorme scandalo per il fatto di recare con sé una forchettina molto piccola, utilizzata appunto per mangiare.

La nobiltà veneziana inizia ben presto ad imitare questa usanza, e ad utilizzare forchette personali. Fino al 1450, la forchetta non fu ben voluta in numerose parti del Belpaese, al punto che queste posate -rigorosamente d’oro- venivano custodite lontane da sguardi indiscreti, nei forzieri, come oggetti da decorazione più che come strumenti per cibarsi.

A partire dal 1500, però, probabilmente di fronte alla portata pratica e rivoluzionaria di questa posata, l’opinione comune tende a cambiare. Si moltiplicano le forchette, di cristallo, pietra e con impugnature in materiali preziosi, e si diffondono fino in Gran Bretagna. Nobili e reali inglesi si fecero notare -e spesso anche canzonare- per l’uso reiterato di questa posata; uno scrittore francese in viaggio in Italia annotò -non senza stupore- che ognuno utilizzava la propria forchetta a tavola.

Lentamente, ma inesorabilmente, la forchetta conquista l’Europa e si affianca alle altre posate; nel 1700 era ormai comune, questa posata comincia ad essere utilizzata anche dalle classi medie, e invece utilizzare le mani per mangiare viene definito “barbaro” e “incivile”.

Pare che sia stato il servitore di corte di Ferdinando IV di Borbone a costruirla per la prima volta con quattro denti, per permettere al Re di gustare con più facilità gli italianissimi spaghetti.