Un numero sempre maggiore di persone decide di abbandonare l’alimentazione di tipo tradizionale per adottare una dieta vegetariana o vegana, un’alimentazione che implica l’eliminazione della carne dal proprio menu.
Oltre alla carne, elimina anche ogni prodotto di derivazione animale. In definitiva, quindi, un vegano si alimenta solo dei prodotti della terra, e in molti credono che questo tipo di dieta sia povera di sostanze nutritive e poco equilibrata, ma soprattutto poco appetitosa a livello di gusto.
In realtà non è così: quello che importa è saper preparare piatti e ricette che bilancino bene gli ingredienti, e che sfruttino anche pietanze che normalmente sono poco usate.
Basti pensare alle fave: si tratta di un legume che di solito si mangia fresco, accompagnato al formaggio, e non viene molto usato per preparare delle ricette specifiche. Invece, in una dieta vegana, figurano molti piatti a base di fave fresche.
Una delle preparazioni più diffuse e gustose sono i falafel: si tratta di polpette tipiche della cucina orientale che possono essere preparate anche con i ceci, oltre che con le fave, e che vengono fritte e arricchite con spezie quali il cumino o il coriandolo. In alternativa, con le fave si può preparare un pesto con cui condire la pasta, o semplicemente da spalmare sul pane.
Una tipica ricetta italiana, per l’esattezza pugliese, è quella del purè di fave, che può essere preparato non solo con i legumi freschi, ma anche con quelli secchi. Affinché il purè abbia un buon spore, è necessario sbucciare le fave.
Dalla Sicilia viene invece la ricetta del macco o maccu, che è una minestra che prevede l’utilizzo di pomodori, oltre che delle fave, e che viene condita con l’uso di olio extravergine di oliva.
Le fave, infine, si possono usare anche per condire il riso e gli spaghetti; sono quindi un ingrediente versatile, ed anche salutare. Infatti le fave contengono ferro, potassio, magnesio e moltissime vitamine; sono ricche di fibre ma hanno pochissime calorie.
