La tradizione italiana ha le basi nella famiglia, valore importante che ogni italiano ha nel cuore, nel bene o nel male. E le festività sono l’occasione ideale per riunire tutta la famiglia, allargata ovviamente. Il pranzo di Natale è un rito a cui non si sfuggire, nonostante tu sia adulto, sposato e con figli o che tu sia adolescente e la voglia di viaggiare in tutta Europa.
Ogni regione ha le sue tradizioni culinarie, da nord a sud di alternano agnolotti, cappone in brodo, panettoni, minestre di vario genere, trionfi di arrosti. Oggi vedremo cosa offre la cucina salentina per il pranzo di Natale. Ecco un menu modello:
stuzzichini mediterranei
pittole
ciceri e tria
roast beef con patate al forno
purceddhruzzi
carteddhrate
Stuzzichini mediterranei
Un aperitivo sfizioso e veloce da preparare con crostini croccanti e paté di pomodori secchi ed olive nere. La morbidezza dei paté si sposa benissimo con i crostini dorati all’origano o alla pizzaiola. Un pizzico di un delicato olio al basilico per completare il piatto.
Pittule
Le “pittule” o “pettule” sono parte della tradizione culinaria salentina, non si mangiano solo a Natale ma anche alla vigilia dell’Immacolata. Ogni festa è buona per cucinarle ed offrirle ai commensali. Si tratta di una frittella preparata di base con farina, acqua e lievito e, in base al gusto personale, con calamari, gamberi (magari gamberi rossi di Gallipoli), alla pizzaiola con olive, porro, pomodorini e capperi.
Ciceri e tria
Anche i “ciceri e trìa” sono uno dei pilastri della cucina salentina anche se la loro origine è araba. I “ciceri” sono i ceci, mentre la “trìa” sono le tagliatelle, in parte cucinate normalmente in parte fritte. C’è chi ama il contrasto tra la pasta croccante e quella friabile, ma anche ci preferisce far ammorbidire la pasta fritta. Una cosa è certa: è un piatto da provare!
Roast beef
Il secondo piatto deve essere rigorosamente di carne., noi abbiamo scelto il roast beef, un tenero taglio di prima qualità, preferibilmente con una cottura media o al sangue, come piace agli inglesi.
Purceddhruzzi e carteddhrate
Dolce immancabile sulle tavole dei salentini. I “purceddhruzzi” sono dei bocconcini fritti preparati con farina, olio, vino vecchio, spremuta d’arancia, zucchero e ricoperti di miele e granellini di zucchero colorato. Le “carteddhrate” hanno lo stesso impasto dei purceddhruzzi ma hanno la forma di una rosa, bisogna infatti creare delle strisce d’impasto ed avvolgerle facendo cerchi concentrici.
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