Il miele e l’arte dell’alveare

Il miele è stato da sempre utilizzato, già a partire dall’anno 1000 avanti Cristo, per le sue proprietà benefiche e per la sua prelibata bontà, non a caso è stato denominato “il nettare degli Dei”.

Quello che più affascina delle tante caratteristiche di questo alimento è tutto quello che ruota intorno alla sua produzione, la divisione dei compiti, la laboriosità delle api operaie, il ruolo dell’ape regina, e la minuziosa ricerca del polline giusto durante l’anno, per far si che la quantità di cibo basti a far sopravvivere la complessa struttura organizzativa dello sciame delle api.

L’alveare è un megaorganismo, il cui cuore pulsante è rappresentato dall’ape regina, lei controlla tutte le funzioni riproduttive e nervose, attraverso la produzione di sostanza chimiche. L’apparato digerente e muscolare è rappresentato dalle api operaie, che procacciano il polline da tramutare in nettare; i fuchi, a loro volta, svolgono una funzione di vigilanza, perché controllano che non ci siamo pericoli in arrivo e nel contempo che la temperatura all’interno dell’alveare si mantenga costante.

Le materie prime per la produzione del miele vengono reperite dalle api bottinatrici, che raccolgono il nettare dei fiori o la mielata e lo trasportano direttamente all’arnia, passando il “bottino” alle api operaie. Qui vengono deposte in celle esagonali, denominati favi; la temperatura adatta per far evaporare l’aria dal miele, viene resa possibile, grazie al battito d’ali delle api ventilatrici.

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Questo minuzioso lavoro crea un alimento direttamente fruibile e ricco di fruttosio, che fornisce energia immediata; il miele è composto da fruttosio, glucosio, acqua, zuccheri e sostanze diverse, tra cui acidi organici, sali minerali, enzimi e aromi e molte altri; è un alimento di elevato valore nutritivo, facilmente assimilabile. 

Utilizzato sia da chi pratica attività sportiva, sia da chi ha necessità di ottenere da un alimento grandi proprietà energetiche. La ricchezza di questo alimento è dovuta alla sua composizione zuccherina e alla notevole presenza di fruttosio, che rendono il miele un prodotto “unico”. Il fruttosio infatti, conferisce un potere dolcificante particolare e un prolungato effetto energetico perché, mentre il glucosio viene bruciato immediatamente, il fruttosio, dotato di proprietà emollienti, resta disponibile per il fisico, più a lungo. Una delle sue più importanti funzioni rimane quella antibatterica ed antibiotica, anche se molte dei suoi numerosissimi benefici alimentari sono ancora in fase di scoperta.

Piccola curiosità: il miele, in antichità, era l’ingrediente alla base di un composto denominato idromiele (composto da miele, lievito ed acqua), questo veniva fatto bere ai giovani sposi per propiziare l’arrivo di un erede maschio. E’ proprio da questa pratica che ancora oggi si parla di “luna di miele”.

Il miele è un alimento che oggi sta acquistando sempre più importanza in un’alimentazione caratterizzata per lo più da prodotti industriali. Il miele rientra all’intero della lunga lista di tematiche che verranno trattate negli incontri previsti per Expo 2015. L’utilizzo del miele al posto dello zucchero sta destando sempre più interesse. Dov’è la verità? Non resta che attendere il verdetto.

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