La “Cuddura”: un dolce tipico della Pasqua nel Salento

La Ricetta della Cuddhura

La “Cuddura” rappresenta il dolce tipico per eccellenza della tradizione pasquale salentina.

La sua antica origine, legata alla vita contadina, racchiude un nobile significato simbolico nel periodo dell’anno dedicato alla Resurrezione di Cristo. Le diverse, colorate e dolci forme di cuddure, venivano preparate dalle massaie come auspicio di benessere e abbondanza, con pochi e salutari ingredienti.

Le giovani donne, in particolare, le donavano con amore e devozione ai propri futuri mariti, in segno di prosperità e fecondità. Oggi, si consumano come da tradizione, il giorno della Santa Pasqua e con grande spensieratezza il giorno di pasquetta.

Un impasto semplice, tante caratteristiche forme

La ricetta della cuddura, apprezzata sia dai grandi che dai piccini, prevede l’utilizzo di pochi ingredienti, da amalgamare insieme per creare una pasta friabile, tipo frolla e l’uso delle uova intere come significativa decorazione.

Incastonate all’interno delle cuddure come pepite in uno scrigno, le uova arricchiscono il dolce dal punto di vista simbolico ed estetico.

In generale, possono essere bollite in anticipo, rendendole sode o infornate crude, direttamente insieme al dolce. Dopo la preparazione dell’impasto e un tempo di riposo di trenta minuti della pasta, non rimane altro che dar vita alla forma desiderata, dalle più classiche bambole (pupe), al galletto (caddhuzzu), al cuore e al cestino (panareddhu).

Le uova per la decorazione devono essere intrecciate con altra pasta, secondo i propri gusti. Dopo aver spennellato le cuddure con il latte e aggiunto tante colorate codette di zucchero, possono essere infornate a 180° C per almeno 40 minuti.

Gli Ingredienti

  • 500 grammi di farina
  • 200 grammi di zucchero
  • 2 tazzine di olio d’oliva
  • 1 cucchiaio di lievito per dolci
  • 3 uova
  • Latte q.b.
  • Scorza di limone
  • Uova intere per la decorazione
  • Codette di zucchero colorate

Il lievito vanigliato può essere sostituito da 20 grammi di ammoniaca per dolci. Allo stesso modo, anche l’olio d’oliva può essere sostituito da 150 grammi di strutto, secondo le proprie preferenze.